Il bilancio 2025: linee di indirizzo
Durante la redazione dello schema di bilancio tecnico per l’anno 2025 è emerso un forte sbilancio tra le entrate e le uscite.
I motivi
Dobbiamo fare i conti con:
- la necessità di dare continuità ad alcuni servizi che sono migliorati nel tempo e che però fino ad oggi potevano essere coperti solo ricorrendo a entrate straordinarie ora non più disponibili (ad esempio il piano del verde che prevede un costo annuo di circa 150.000 euro);
- la crescita progressiva dei costi per i servizi di assistenza sociale e scolastica;
- la riduzione dei trasferimenti statali.
I principi irrinunciabili
L’applicazione delle agevolazioni ISEE per l’accesso a tutti alle prestazioni sociali agevolate o la compartecipazione ai costi per i servizi erogati costituisce un livello essenziale e non è, per noi, in discussione.
Il controllo della spesa
La prima verifica effettuata è stata quella di controllare la spesa e di attuare strategie di contenimento di alcuni costi tra i quali:
- Le spese legali grazie alla capacità degli uffici di gestire i rapporti con imprese e cittadini, senza dovere intraprendere vertenze onerose;
- Il costo del trasporto scolastico che è stato ridotto grazie a un processo di razionalizzazione del servizio;
- Il contratto con EnelX ,che gestisce per conto del Comune la Pubblica illuminazione e il riscaldamento degli immobili, oggetto di revisione con modalità più funzionali.
Queste strategie non sono estemporanee, ma produrranno i loro effetti anche per gli anni a venire.
L’Incremento delle entrate
Per raggiungere gli equilibri di bilancio si sono valutate una serie di azioni tese a ottenere una maggiore copertura della spesa:
- Grande capacità di accertamento del tributo IMU e conseguenti maggiori entrate, grazie al prezioso lavoro del personale comunale;
- Affidamento del servizio di riscossione del Canone Unico Patrimoniale a una società esterna, che ha permesso di raggiungere un maggior accertato con la conseguente possibilità di aumentare gli incassi negli anni a venire;
- Revisione delle tariffe dei servizi, adeguandole dopo anni all’indice ISTAT;
- Istituzione della tassa di soggiorno, da applicare ai non residenti che usufruiscono dei servizi di B&B e affitti brevi.
Il quadro che ne risulta
Nonostante tutti gli sforzi compiuti, lo schema di bilancio tecnico iniziale presentava un disequilibrio importante, fortunatamente non appesantito da mutui a cui l’amministrazione comunale di Zanica, per scelta virtuosa non ha più fatto ricorso; se così non fosse stato saremmo in una condizione molto più compromessa.
Cosa fare
Per mantenere e laddove possibile migliorare la qualità complessiva dei servizi a favore dei cittadini, l’Amministrazione intende portare all’attenzione del Consiglio Comunale l’ istituzione di un’aliquota unica dell’addizionale comunale IRPEF allo 0,8%, fermo restando che questo ritocco della tassazione non vuole influire sulle fasce più deboli di popolazione. Per questo motivo si proporrà di innalzare l’esenzione totale dall’imposta per i redditi fino a 15mila euro, garantendo a circa 2100 contribuenti Zanichesi la possibilità di non subire alcuna trattenuta. (la precedente esenzione per i redditi fino a 10mila interessava invece 1500 persone).
Giova ricordare che molti Comuni non applicano alcuna esenzione mentre questa Amministrazione intende non solo mantenerla ma anche rafforzarla.
Parlare di imposte è sempre impopolare ma nonostante ciò siamo convinti che sia sempre doveroso chiarire i motivi per cui vengono applicate. Dovere dell’ Amministrazione è quello di soddisfare i bisogni pubblici di tutti i cittadini; per poter fare questo, è necessario chiedere un contributo a ciascun cittadino, secondo le sue possibilità.
Noi anche in queste scelte difficili ci abbiamo sempre messo la faccia, come sempre abbiamo fatto anche in passato.